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Tax credit, strumento per lo sviluppo dell’Audiovisivo. L’appello di Giancarlo Leone.

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Il premier Giuseppe Conte ha definito l’audiovisivo ‘un settore strategico per il Paese’ e, in occasione di una recente presentazione, ha affermato che il Governo deve supportarlo ‘con regole che consentano una crescita sostenibile per valorizzare l’intera filiera’.

I dati attuali dell’industria audiovisiva attestano 8.500 imprese, 5,8 miliardi di euro di valore aggiunto e 890 milioni di export. Ci sono però importanti interventi regolatori da mettere in atto per la crescita del settore e per garantire gli investimenti.

Negli ultimi anni l’audiovisivo ha raggiunto importanti traguardi: l’estensione del tax credit al prodotto tv, maggiori richieste dagli ott, espansione del business degli operatori on demand, in particolare Netflix e Amazon Prime Video.

Si sono chiusi rilevanti accordi di recente, la francese Mediawan ha acquisito il 72% di Palomar, l’inglese Itv il 52% di Cattleya.

Giancarlo Leone, Presidente APA, ha spiegato al Sole24Ore “La guida rimane italiana e sono operazioni che permettono economie di scala utili per gli investimenti”.

Il tema più urgente oggi per il settore audiovisivo è assicurarsi le risorse adeguate a portare avanti il forte sviluppo che lo ha caratterizzato negli ultimi anni.

In particolare si parla di tax credit “Abbiamo chiesto al Mibac – afferma Leone – di aprire urgentemente un tavolo per riscrivere le regole del tax credit, strumento fondamentale per lo sviluppo della filiera ma che ha dimostrato di essere insufficiente rispetto alle necessità e poco affidabile nella certezza delle risorse. Il problema se non risolto rischia di bloccare oltre la metà delle produzioni in fase di preparazione. Occorrerà una disponibilità di credito di imposta straordinario.”

Altra questione cruciale per l’audiovisivo è stata in questi mesi la revisione del decreto quote. Si è tenuto un tavolo di confronto in merito coordinato dal Sottosegretario di Stato con delega all’audiovisivo Lucia Borgonzoni e dal Consigliere giuridico del Ministro Di Maio, Marco Bellezza.

Lo scorso mercoledì 26 giugno è stato approvato il nuovo decreto legge che con le sue modifiche ha l’obiettivo di rendere più funzionali e flessibili le modalità con le quali i fornitori di servizi media audiovisivi devono promuovere le opere europee e italiane.



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